Category Archives: Secondaria Ponso
Epidemie di ieri e di oggi
Un interessante articolo di ricerca e di approfondimento scritto dai ragazzi della classe Terza A della Scuola Secondaria Roncalli
EPIDEMIE-di-IERI-e-di-OGGIMonologo per Ponso
In occasione dell’inaugurazione della fontanella di Ponso, gli alunni della classe IA del plesso “Roncalli” hanno scritto un testo che, nella finzione artistica e letteraria, è il loro amato paese a pronunciare. I ragazzi hanno aggiunto suggestioni, pensieri e frasi sulla terra che li vede crescere; hanno messo insieme le informazioni, selezionato immagini di Ponso e trasformato la parola scritta in un video. Per voi, “Monologo per Ponso”.
“Dormo adagiato sui campi coltivati d’oro e smeraldo, che mia madre – la Pianura Padana – mi ha donato. Amo molto riposare: il mio nome, infatti, deriva da “ponsare”. Vi chiederete: che cosa vuol dire? Ovviamente, dormire!”.
La scuola d’estate – Scuola secondaria di Ponso
Il lavoro svolto a conclusione della settimana del Piano Estate dagli alunni delle due prime classi della scuola secondaria Roncalli di Ponso. Per vedere il flipbook, cliccate sull’immagine.
Un murales per la scuola parte 2
Il racconto della conclusione del progetto che ha coinvolto gli alunni della scuola secondaria di Ponso. Per scoprirlo cliccate sull’immagine
Le parole di Dante
In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante, la classe Seconda A della scuola “Roncalli” ci accompagna a conoscere l’origine di espressioni di larga diffusione contenute nella Divina Commedia.
Un murales per la scuola
Il racconto di un’esperienza speciale vissuta dai ragazzi della scuola secondaria di Ponso
Che tombola!
Niente paura! Non è caduto nessuno ma in realtà è ac-caduto qualcosa, qualcosa di bello…
Quest’anno, a causa della normativa anti-Covid che ci ha impedito di realizzare la tradizionale Festa di Natale con la lotteria di solidarietà tutti insieme in palestra, noi ragazzi della Roncalli di Ponso temevamo che non si sarebbe potuto fare nulla di speciale. E invece ci sbagliavamo… Infatti, grazie alla tecnologia, è stato possibile giocare tutti insieme a tombola, ogni classe nella rispettiva aula ma collegata via Google Meet con tutte le altre, per cui era un altro modo per sentirci “insieme”. Si poteva vincere facendo quaterna, cinquina, tombola e tombolino.
Abbiamo vissuto momenti divertenti ma anche di tensione quando era il momento del premio più ambito, cioè la tombola. La classe che è stata baciata dalla fortuna e che ha portato a casa il maggior numero di premi, è stata la 2B, ma anche le altre classi hanno avuto le loro piccole soddisfazioni.
Comunque è stato molto bello e per qualcuno è stata l’occasione per imparare un gioco antichissimo che sembrava “andato in pensione” a causa dei videogiochi…
Ma l’aspetto più importante è che, con i soldi raccolti dalla vendita delle cartelle di gioco, sarà possibile per altri ragazzi della nostra età andare a scuola perché la somma raccolta (ben 664 euro!!!) è stata donata al Gruppo Missioni Africa di Montagnana per sostenere l’educazione di minori nei Paesi in via di sviluppo.
Insomma, malgrado la situazione particolare creata dal Covid-19, ci siamo divertiti e abbiamo aiutato nostri coetanei meno fortunati di noi. Meglio di così…
You’ve got mail!
Quest’anno scolastico, il programma di italiano prevedeva di affrontare la tipologia testuale della lettera personale.
Nell’era di Google e di Whatsapp, assistere alla scena del postino che recapita una lettera a domicilio, è evento ormai eccezionale. Se una persona si scomoda per prendere carta, penna, busta e francobollo per poi uscire di casa e cercare disperatamente una “ buca delle lettere”, o è un reduce dell’ultima guerra o deve comunicarci qualcosa di estremamente misterioso. In effetti, nessuno di noi aveva mai visto qualcosa di simile ad una lettera personale.
Allora, per rendere la lezione un “compito di realtà”, la prof. si è inventata uno scambio epistolare tra compagni. Abbiamo estratto i numeri a coppie ed, essendo noi diciotto, si sono formate nove “coppie di penna”.
Siamo andati nell’aula di informatica e abbiamo scritto i testi in massima libertà: chi ha descritto una disavventura, chi ha raccontato del fratellino pestifero, chi ha sciorinato i progetti per le vacanze estive, chi ha descritto con minuzia chirurgica le caratteristiche della band musicale preferita.
Dopo la stesura, la stampa e la personalizzazione degli elaborati attraverso adesivi o disegni, si è passati alla fase due: acquisto della busta e del francobollo. Tutti muniti del materiale, assemblato e compilato il campo del destinatario e del mittente a scuola, ci siamo poi recati a piedi all’Ufficio Postale di Ponso. Verificata la validità dei francobolli con le impiegate dell’Ufficio, visibilmente divertite dal fuoriprogramma, finalmente abbiamo compiuto la nostra missione.
Il tempo vola
di M. S. (classe 2 sez. A, Roncalli Ponso)
La notte è un manto stellato,
che ci ascolta quando non dormiamo;
con una tempesta tutto è rovinato
ma per fortuna non ci spaventiamo.
Dopo che il Sole ci fa un sorriso perlato,
dal nostro lettino noi ci alziamo
guardiamo la finestra e pensiamo
al primo giorno di scuola che è già passato.
Siamo felici di tornare a scuola,
ma anche tristi di lasciare il mare;
dopo che oltrepassiamo l’aiuola,
ci accorgiamo che dobbiamo tornare.
È già finita la scuola! Gridiamo.
Il tempo è passato così in fretta!
Ritorniamo a casa, e ci tuffiamo
nella nostra nuvola perfetta.
Adolescenza: periodo difficile o meravigliosa avventura?
Adolescenza: che parolona! All’inizio potrebbe spaventare ed è vero: in alcuni momenti fa davvero paura, ad esempio svegliarsi la mattina e ritrovarsi con un brufolo enorme in faccia, ed ecco che partono le paranoie, la paura di non essere accettati per quella minuscola particella comparsa sul tuo volto… Tutte fandonie! Per una cosa del genere non si perdono gli amici altrimenti saremmo tutti soli. Però c’è sempre chi alimenta questi pregiudizi: i “RE” oppure le “Regine Elisabette” (come le chiamiamo io ed una mia amica). Loro sono conosciuti in tutta la classe come quelli che scelgono. Ma in base a cosa? In base a tutto: vestiti, scarpe, casa, genitori, animali, ricchezza… e sciocchezze simili, senza alcuna logica.
Poi ci sono i genitori, che non aiutano quando si parla di adolescenza e dei problemi che hai, infatti saltano sempre fuori con quei discorsi imbarazzanti che tu preferisci di certo evitare. Preferiscono soprattutto parlarne quando c’è gente a casa: mettendoti così in imbarazzo davanti agli ospiti, che si mettono pure a commentare.
Infine abbiamo gli ultimi punti per concludere in bellezza questa prima parte di testo: le crisi esistenziali e la scuola.
Le crisi esistenziali sono quei momenti/periodi della giornata in cui ti sembra che stia andando tutto bene quando accade qualcosa che rovina l’equilibrio: il ragazzo/a che ti piace ti guarda, ti cade il bicchiere di vetro per terra e tua madre si arrabbia, disubbidisci ad un ordine di tuo padre dicendo NO quando volevi dire SI’ e allora si inizia a discutere… e quando sono finite le discussioni o quei secondi cruciali in cui lui/lei ti guarda, inizi a domandarti, ad esempio, se anche tu gli piaci, se si è accorto di qualcosa, o, come ha fatto a cadere il bicchiere se lo tenevi stretto, o, come mai hai detto NO quando volevi dire SI’…ti si presentano appunto i dubbi amletici della tua esistenza, per risolvere i quali possibilmente chiami la tua migliore amica, che praticamente è già laureata in psicologia grazie ai tuoi problemi.
E per finire stupendamente questa prima parte, parliamo dell’incubo di ogni persona, adolescente o adulta che sia: la SCUOLA! E’ forse il posto dove succedono più cose, dato che ci passiamo metà della giornata, e l’altra metà la trascorriamo a fare i compiti per poterci andare il giorno dopo. Ebbene sì, è qui dove ci innamoriamo per la prima volta, dove cresciamo sempre con le stesse persone e dove gli esseri più oscuri dell’Universo attaccano! Eh no, non sto parlando dei prof, ma dei BULLI! Quelle persone che si sentono “re” e “regine”, ma che in realtà non sono nessuno, solo ragazzi comuni che non si sentono abbastanza apprezzati e che sono nel bel mezzo dell’adolescenza.
Diciamo che questo era il lato BUIO dell’adolescenza, ma ci sono anche cose belle: nuovi amici, nuova scuola, nuova vita…per chi sta per cambiare scuola e si prepara per andare alle superiori.
E’ un periodo meraviglioso dove sei libero di scegliere e di decidere il tuo futuro…sei pieno di cose per la testa, di progetti e di storie di quello che ti sta accadendo, alcune segrete, altre che possono sapere solo determinate persone e altre che possono conoscere tutti. Cambi i tuoi gusti, ti rilassi, ti godi la vita, perché è il periodo più bello: quello dove hai le prime responsabilità, ma non ancora così tante da non poterti concedere un po’ di tempo per te.
E’ il periodo in cui inizi a crescere e le persone adulte ti trattano come un loro pari e non più come un bambino.
E’ quella fase in cui tu non vorresti essere ma che, quando sarai grande, rimpiangerai.
E’ il pezzo più bello del nostro Albero della Vita, il TRONCO che sorregge la CHIOMA di quando saremo adulti. La base del nostro futuro. Perché l’adolescenza è il periodo che decide il nostro DESTINO. (L.S. Classe terza A Roncalli Ponso)